Studiato nei minimi dettagli il Teatro Verdi mantiene la divisione propria di un teatro:

Il foyer
La platea
I palchetti
Il loggione
Il palcoscenico

Questa conformazione tradizionale si sposa con una eccezionale poliedricità degli spazi, pronti a variare di aspetto e sistemazione a seconda delle esigenze.

Lo spazio, inteso sia nella totalità “Teatro” che nelle sue affascinanti ed eclettiche sfaccettature si propone come sede ideale per ogni tipo di evento, fornendo oltremodo attrezzature e tecnologie tra le più sofisticate affiancate da un accurato supporto organizzativo.

Ma la vera novità e la vera sfida, che rendono questa affascinante macchina “adibita a muovere lo spettacolo” un’opera completa e decontestualizzata dal significato iniziale, è sicuramente la presenza di 3 elementi diversi ma assolutamente integrati: il Discobar,  il Ristorante, gli Eventi/le Cerimonie.

Il Teatro Verdi, opera di fine ottocento, fu inaugurato nel 1874 come Teatro Giardino.

Nel 2003 è stato riconsegnato alla città di Cesena restaurato dalla paziente opera dell’architetto Sanzio Castagnoli che ha recupera la struttura, facendone riemergere la preziosa “ossatura”, la suggestiva scenografia del muro a vista e riaprendo, come in origine, l’antico lucernario centrale per illuminare con luce zenitale tutta la platea così da permetterne una vivibilità diurna.

L’impatto più moderno è stato apportato dal design di Giacomo Strada per quel che riguarda gli arredi “dinamici” studiati nel dettaglio al fine di avere una estrema ed efficace mobilità degli oggetti ed una coerenza stilistica con la macchina teatro.

Il Teatro Verdi riesce egregiamente a mediare tradizione ed innovazione, un accordo tra chi lo voleva “com’era e dov’era” e chi lo trova totalmente rinnovato e rivolto alle nuove tecnologie.